di Francesco Zezza
18.04.02: Mattinata nuvolosa (che migliorerà), siamo ancora in viaggio. E ancora è caldo ed umido sebbene siano solo le 8.40 di mattina. Ieri, nel tardo pomeriggio, in foresta, la macchina fotografica di Stefania ha smesso di lavorare per l’umidità ma, fortunatamente, dopo essersi asciugata è ripartita!
Nella foresta pluviale: tutto è caldo, umido, verde, vivo…
Nella foresta pluviale: fioritura di una pianta di banana, è quasi notte.
Oggi abbiamo in programma di cercare Xiphophorus cortezi (il controllo, dopo la raccolta, degli esemplari pescati rivelerà solo un maschio e tante femmine comunque gravide). Ora siamo diretti alle cascate di Pago Pago.
Cascate di Pago Pago: l’ambiente.
Sotto le cascate molti Herichthys pantostictus guidano nuvole di avannotti. Buona parte delle loro cure parentali sono ben riconoscibili: controllano i piccoli, smuovono il fondo per cercare cibo (c.d. stirring), li difendono con veemenza dagli intrusi.
Cascate di Pago: Herichthys pantostictus che cura i piccoli
L’area che ci circonda è molto più secca e ricca di piante xerofite (Yucca e diversi Cactus) con un forte contrasto con le zone verdi vicino al fiume. Il nostro prossimo obiettivo sono le cascate di Tomasopo; ancora con tanti ciclidi essendo il locus tipicus di Herichthys tamasapoensis (la prima descrizione di questo pesce è stata opera di JMAA): ne vediamo varie coppie.
Cascate di Tamasopo: come appaiono (purtroppo sono un po’ in ombra!) al visitatore.
Si vedono anche degli Herichthys labridens, un solitario (e grosso) Herichthys steindachneri mentre tra gli ovovivipari devo menzionare, almeno, Poecilia mexicana e Xiphophorus montezumae (con maschi oltre i 10 cm!). Un posto che merita di essere ricordate per le tante specie interessanti. L’unico rammarico è quello di essere arrivati tardi, con l’ombra che già copre parte della zona.
Puente de Dios: Devo confessare un errore! Non aver preso con me la fotocamera, perché Puente de Dios è probabilmente il posto più incredibile che abbia mai visto. Una grande cascata di acqua, si tuffa in un lago blu punteggiato, al fondo, di rocce bianche. Un’infinità di ruscelli e rigagnoli raggiungono il lago ai lati della cascata. Le felci crescono lungo le pareti di roccia, e le rientranze in ombra offrono rifugio a pappagalli verdi che si preparano a dormire (è quasi il tramonto!). Nell’acqua cristallina, al fondo, giacciono tronchi pietrificati di impressionante sezione. Mi dicono essere alberi di specie estinte migliaia di anni fa. Ci sono ciclidi in riproduzione ovunque, e nelle acque più calme ci sono avannotti ,giovanili e subadulti … Dopo aver mancato alcuni Xiphophorus montezumae a cause dell’oscurità che scende rapida, andiamo a riposare … un’altra lunga giornata è trascorsa. Nel mentre nugoli di zanzare si mettono all’opera.
Rientriamo verso la base:muoviamo lungo il Rio Verde, guidando verso le sorgenti di Media Luna: un lungo canale pieno di ciclidi e altri pesci (che strano, vero?) ma non solo:
Il canale di Media Luna.
Tanti ciclidi in riproduzione qui, anche se la stolta rimozione di infinite Nimphaea, per consentire il nuoto agli umani, ha avuto una certa incidenza sulla biologia di Herichthys bartoni .
Ora una breve annotazione sui parametri dell’acqua (come da appunti presi in loco), si tratta di ambienti decisamente … “al limite”:
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Puente del Dios: pH 7,8/8,0 - GH 110° tedeschi
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Media Luna: pH 7,5/7,8 - GH 55° tedeschi, Temperatura dell’acqua: fino a 30° C
Lo snorkelling a Media Luna rivela un corso d’acqua (principale) che raggiunge una profondità di 36 mt, ancora ricco di tronchi pietrificati e ninfee (queste ultime possono essere ritrovate anche nei canali secondari). Il sedimento al fondo è abbondante e si smuove facilmente. Tra i pesci si segnalano: Herichthys bartoni; Herichthys labridens; Herichthys carpintis oltre a Killifish e Goodeidi. Sono presenti anche tartarughe e bisce d’acqua.
Media Luna: il corpo d’acqua principale.
Media Luna: come appare il fondo. La coppia in foto (sono Herichthys bartoni) difende le sue uova!
Canale di Media Luna: esemplare di Herichthys carpintis. E’ stato rilasciato dopo le foto.
Ha visitato – come detto - la regione di Huasteca (stato di San Luis Potosì) controllando ogni sorta di pozza, sorgente e fiume incontrati sotto la sapiente guida di JMAA, facendo snorkel - tra l’altro - a Media Luna e nel Rio Panuco. Quella che segue è una breve disamina integrativa – che quando è possibile è integrata da foto – di quando abbiamo incontrato. I pecilidi incontrati lungo il viaggio sono stati almeno:
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Poecilia Mexicana abbandonante nel canale di Media Luna, come pure nella sorgente.
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Xiphoporus nezahualcoyotl (nel Rio “El Salto” nel sistema idrico del Rio Panico: vedi foto).
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Xiphophorus pigmaeus e X. Cortezi, entrambi a Huichyuayan
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Xiphophorus montezumae (nelle cascate di Tamasopo per esempio dove i maschi superano i 10 cm).
Esemplari (sopra) di Xiphophorus .nezahualcoyotl fotografati al rientro: il maschio è sulla destra.
Nel canale, menzionata sopra, di Media Luna si rinvengono pecilidi, goodeidi, killifish e ciclidi (così come catfish notturni, che non si sono mostrati neppure di sfuggita), sono inoltre presenti anche tartarughe e bisce d’acqua.
Il mio diario recita (in merito alla possibile presenza di cheloni) segnatamente:
“Credo che esista - addirittura - una tartaruga dal nome comune di "huastecan slider" (Trachemys Scripta Cataspila) che avrei pagato oro (si fa per dire, ma neppure troppo …) per poter vedere ... Ovviamente non essendoci praticamente alcun riparo nel canale le tartarughe vivono nella sorgente e nei canali soggetti a modesto, o nullo, intervento umano”.
Poecilidi e goodeidi in questo biotopo hanno il ruolo di cibo per tutti i pesci più grandi e per altri animali ancora. Il bacino principale della sorgente di Media Luna arriva a circa 35/36 metri di profondità, ed è completamente tappezzato di Nimphea, volendo è possibile effettuare immersioni con bombole ma io – purtroppo – non ne ho avuto la possibilità. Chiudo commentando la foto, scattata nel canale di Media Luna, dove il flusso d'acqua è stato canalizzato per esigenze antropiche (sotto), che riprende due H. bartoni (la coppia sfoggia la caratteristica livrea da riproduzione marcatamente “bicolore”) che tiene a bada (si intravedono nella zona in ombra!) numerosi altri abitanti del canale ...
Ricordatevi di questa foto quando i vostri ciclidi in riproduzione danno “in escandescenze” nel vostro acquario!
Il campionamento a Puerta del Rio, sito descritto precedentemente, diede come risultato (furono poi rilasciati) H. bartoni, vari poecilidi ed altro che mi sfugge (benedetto il caos dei miei appunti) ... Le due foto che seguono cercano di rendere l’idea dell’ambiente in cui ci siamo mossi
Puerta del Rio: foto di ambiente
Puerta del Rio: altra foto di ambiente