Purtroppo, per la mia esperienza e conoscenza, con acqua avente elevati valori di durezza carbonatica, nei confronti dell'acidificazione, puoi fare ben poco con i "metodi naturali". A Roma abbiamo acqua con valori medi di KH intorno a 15, ma che stagionalmente può anche oltrepassare questo valore medio (variabile da zona a zona e stagionalmente). I sistemi di acidificazione, naturali o artificiali, funzionano molto bene con valori di KH decisamente più bassi: puoi arricchire l'acqua di acidi umici, puoi ambrarla, puoi introdurre sostanze con proprietà antibatteriche, ma per la mia esperienza difficilmente puoi abbassare stabilmente il pH sotto il valore 7 (neutro). Purtroppo quindi, il miglior sistema che io conosco è quello che prevedere l'abbattimento del KH con l'impianto di osmosi inversa; a questo punto l'acqua diventa facilmente acidificabile per il tramite dell'aggiunta di CO2 o di sostanze naturali (foglie di catalpa, torba) ecc.
Il discorso etico rimane: chi ha modo è sempre bene si organizzi per il recupero dell'acqua di scarto da utilizzare per scopi domestici o per innaffiare. E' purtroppo una pratica difficilmente applicabile dai negozi di acquariofilia che vendono acqua RO, che generalmente non hanno modo di mettere in campo comportamenti virtuosi per il recupero dell'acqua di scarto. In altre parole, se devi usarla, meglio prepararla in casa con un impianto RO domestico che acquistarla in negozio: costa meno (non più di pochi centesimi al litro) e consente di poter gestire il recupero dell'acqua di scarto!